Il “magico potere” del relooking

Curare la propria casa per curare se stessi

Come sostiene Marie Kondo (alla quale è volutamente ispirato il titolo di questo post) esperta giapponese del riordino, mettere in ordine oggetti, indumenti e utensili ci aiuta a chiarire le idee e ad aprirci a nuove
prospettive
; io credo che la stessa cosa valga per la propria abitazione.
Riorganizzare la casa, rinnovarla con colori e arredi, ci aiuta a vivere meglio. Forse non tutti sanno che ogni ambiente ha un intimo legame con noi stessi, con la nostra psiche, con il nostro vissuto. E’ Molto più facile
da dimostrare la tendenza, che abbiamo un pò tutti, ad accumulare non solo oggetti , ma anche arredi e complementi; fino ad arrivare, a volte, a non poter più vivere la propria casa.
Liberarsi del superfluo non è così semplice, proprio per le ragioni di cui ho parlato. E’ necessario affidarsi a qualcuno di esterno, che abbia il giusto distacco e allo stesso tempo la sensibilità e la professionalità di guidarvi verso il vostro obbiettivo: dare una nuova immagine alla vostra casa. Chi meglio di un interior designer può aiutarvi a realizzare tutto questo?
Attenzione però, non sto parlando di complessi interventi di ristrutturazione, ma di qualcosa di molto più soft e allo stesso tempo rivoluzionario…il relooking. La sua traduzione è rinnovamento!

Se aggiungiamo al suo conosciutissimo valore estetico la componente emozionale, di cui vi voglio parlare oggi, il risultato sarà sorprendente!
Scopriamo insieme la magia del relooking con una mia recente realizzazione.

Kyako house è la casa di una giovane Graphic designer romana,Valentina Pirritano in arte kyakodesign, che qualche tempo fa mi ha contattata per rinnovare la sua abitazione.

Una casa con vista

Un meraviglioso appartamento nel cuore di Roma , la casa di famiglia in cui è cresciuta e nella quale si sono aggiunti, nel tempo, tanti e importanti arredi. Gli oggetti avevano preso il sopravvento e Valentina si trovava ad aver bisogno di dare un nuovo volto ,il suo, alla casa. Insieme a questo, aveva espresso anche il desiderio di condividere la propria abitazione con dei coinquilini.
Il punto di partenza del mio metodo emozionale è l’ascolto. E’ necessario capire i desideri, le necessità e le difficoltà dei nostri clienti.
Una volta inquadrata la situazione, il passo successivo è il decluttering…liberare gli spazi! Si tratta di catalogare arredi e complementi. Lo si fa partendo da quadri, lampade, oggetti decoravi fino ad arrivare agli
arredi. Ogni oggetto viene numerato, fotografato e rilevato ed infine imballato.
In questa faticosa e a volte lunga operazione è necessario l’aiuto del proprietario, che oltre ad essere un buon collaboratore, proprio attraverso questo processo ,inizia ad assumere una prospettiva distaccata. Con un catalogo alla mano sarà facile poi separare ciò che si butta, ciò che si vende (aste, on line etc..), ciò che si regala; e scegliere ciò che si riusa e , perché no, che si trasforma.

Decluttering per tutti! Anche Musashi ha scelto cosa mantenere.

Mentre Valentina era impegnata a vendere e/o liberarsi degli arredi, io mi dedicavo al passo successivo la redazione del rapporto.
Quest’ultimo raccoglie proposte progettuali, moodboard, simulazioni e liste della spesa. Tutto ciò che è necessario affinché il proprietario comprenda la proposta di arredo per la sua nuova casa.
In sostanza si tratta di restituire i desideri espressi dal cliente dandolgi una veste estetica e funzionale. In questo caso la collaborazione è stata reciproca, ed il lavoro è stato veramente piacevole!

Arriva quindi la fase più emozionante la realizzazione del progetto di relooking. In breve tempo la casa si trasforma, si tratta infatti di piccoli interventi di pittura, nuovi arredi e complementi . La parte più emozionante è il riuso di arredi antichi in modo e colori inediti… mi dedico
personalmente al craft di alcuni oggetti e amo la loro grande potenzialità :raccontare la loro storia per chi li conosce ed essere allo stesso tempo nuovi e bizzarri. Il mix di oggetti nuovi e di riuso, moderni e vintage/antichi, di design e low cost ha infinite possibilità.

Utensili per il craft e la vecchia cassettiera trasformata.

A questo punto il mio lavoro sarebbe finito, ma in questo caso è stato necessario un servizio in più: l’home staging per gli ambienti da destinare all’affitto e il servizio fotografico finale (da usare per gli annunci).
Valentina oggi ha la casa che desiderava, fresca, nuova e frizzante. Un luogo accogliente per lei, che si riconosce negli oggetti iconici e in quelli di famiglia trasformati; e per le persone che la condividono, che
trovano gli stessi oggetti affascinati e alla moda…

Missione compiuta? A voi il giudizio…

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